I problemi delle strutture ospedaliere, ed in particolare
quelli dell’ospedale di Saronno, sono talmente evidenti che non si può più
aspettare. A nulla sono valsi fino ad ora gli appelli lanciati dal personale,
dalle forze sindacali e dalle amministrazioni comunali perché vengano date risposte immediate a
tutti quei problemi, oramai quotidiani, che rischiamo di incrinare la qualità
del servizio fino ad ora offerto, grazie all’innegabile dedizione del
personale. Gli ultimi anni di gestione ci hanno consegnato un Ospedale " in grave crisi e
depauperamento di funzioni". Considerato il ruolo sovra provinciale che
svolge il nosocomio e la centralità di Saronno rispetto alle vie di
comunicazione è indubbio che le scelte politiche della giunta Formigoni con
l’assessore Bresciani (Lega) sono state per il nostro ospedale poco
lungimiranti. A nulla valgono ora i
tardivi messaggi che annunciano che con la riforma della sanità lombarda arriverà
il rilancio dell’Ospedale. A nulla vale dire che saranno premiati i territori e
la partecipazione (come comunicato dal consigliere comunale Veronesi a nome del
presidente della commissione sanità della regione Rizzi – Lega). I messaggi che
continuiamo a leggere sulla stampa, che diffondono le intenzioni dell’assessore
regionale alla sanità Mantovani (PdL), indicano che: entro l’estate sarà varata
la riorganizzazione della rete ospedaliera; che gli ospedali sono troppi e che
uno su cinque saranno da chiudere o da riconvertire ma soprattutto che la nuova
sanità sarà organizzata per reti di patologia eliminando i reparti doppione per
avere cure migliori. Dove sono i concetti di territorio e di partecipazione
sbandierati dalla Lega? E l’ospedale di Saronno quale fine farà? Non si può
comunque aspettare la riforma, il nostro ospedale ha bisogno di risposte
urgenti.
Partito
Democratico @pdsaronno
Francesco Licata @francodado
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